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RECUPERO
DELLA
CALCHERA
Motivazione del
risanamento e recupero:
Storia: Le calchere o fornaci della calce, erano dei manufatti destinati alla produzione della calcina che in epoca non molto lontana contribuivano a soddisfare il bisogno locale. Attualmente si trovano in uno stato di degrado per l'incuria e l'abbandono e sommerse dalla vegetazione. Si riscontra la notevole importanza di un loro recupero come bene storico ed ambientale, atto a testimoniarne l'esistenza storica e delle tradizioni del nostro territorio. Nel Comune di
Cerete non si contavano le calchere funzionanti nel 700 -
800 fino al 1948, quando in località Fonteno accorsero molti
Ceretesi per assistere a quello che doveva essere l'ultimo
processo di cottura del calcare, nella calchera poco distante
dalle cascine. Già nel Catasto delle Miniere, Calchere e Fornaci della
provincia
di Bergamo datato 1781 si rilevava che nel territorio di
Cerete
erano in funzione quattro calchere:
- Fonteno;- nella Selva; - In Covale; - nella Valle delle Bellezze. A tutt'oggi ne
sono state catalogate 25 solo nel territorio
di Cerete. Partendo da questi presupposti l'Associazione
ritiene interessante poter recuperare alcuni di questi esempi di
cultura materiale.
Individuazione logistica valida per il recupero:Si è valutato che
la calchera dei Bruseti, di proprietà
comunale,sia per la sua situazione statica, ambientale e di
comodo accesso quella più facilmente recuperabile rispetto ad
altre
oramai
sommerse dalla vegetazione o cadute in degrado per l'incuria e
l'abbandono.
Valutazione dello stato di conservazione della calchera dei Bruseti:La calchera si
presenta al momento aggredita dal tappeto erboso, piante
di piccolo ed alto fusto, l'interno semicircolare è coperto per circa
un metro da ramaglie.
Valutazione dei lavori da eseguire per il recupero:1. Asportazione del tappeto erboso alla sommità della costruzione; 2. Verificare l'ultima fila di sassi usati come refrattari ed allinearli; 3. Ricostruzione della porta d'ingresso con rifacimento della parte sinistra e parziale della parte destra; 4. Verificare al momento se è possibile ricostruire i due muretti laterali all'ingresso che servivano come contrafforti; 5. Pulizia alla base interna dalle ramaglie fino alla ricerca del gradino di base della calchera; 6. Infine, la messa in opera di una recinzione protettiva con steccati di legno sulla sommità del manufatto, ed una bacheca esplicativa sulla geologia e la fabbricazione della calce nel territorio di Cerete. Costo stimato per il recupero dell’opera: € 2.000,00 (escluso manodopera) Esempi già recuperati nella zona: Si vuole riportare alcuni esempi già recuperati nella zona, attraverso l'iniziativa dell'esperto Gabrieli Ilario, che si possono visitare: - Valle di Tede in Comune di Castione della Presolana. - Righenzuolo di proprietà del Comune di Songavazzo. |